La biblioteca delle parole che attendono
La biblioteca delle parole che attendono
ovvero, i 7 libri che leggerò
Ho aperto un libro, e ci ho provato, a leggerlo, non riesco.
Le parole sono anime assenti, petti nudi che si tendono al vento, scogli neri con scritte che odorano di schiuma salina.
E io ci sprofondo dentro, al tempo, complice e mostro di questi giorni felici. La ripresa mi ha scritto, ha detto che verrà, con i suoi capelli grigi e il fare silenzioso, e noi che l’attendiamo lenta. Vedendo passare la sconosciuta sul tram che percorrerà all’infinito.
Ho messo a posto i fogli, la testa, gli occhi. Ho sistemato le foto. Ho raddrizzato i quadri.
Ma quello che non sono riuscito a fare è di aprirli, loro, i libri. E nel momentaneo viluppo della coscienza ho tentato di sistemarli, con le copertine lucenti e la carta grassa.
Li ho messi in ordine, nelle 7 letture che farò, che leggerò, per ritrovare le parole assenti, quelle che attendono e che tendono all’infinito, come una luna curva sul mare, lisciata dalle stelle che provano a baciare la riva.
Un cuore di troppo, Aldo Busi
Mentre morivo, William Faulkner
Tre uomini in barca (per non parlar del cane), Jerome K. Jerome
Le Formiche, Boris Vian
37°2 al mattino, Philippe Djian
Le particelle elementari, Michel Houellebecq
Elizabeth Costello, John Maxwell Coetzee