Inizio a scrivere in tenera età, stimolato dalla biblioteca materna dove riesco a soddisfare la sua curiosità per la lettura attraverso i classici e le opere di Pasolini, Shakespeare, Buzzati, Terzani tra gli altri, ma anche attraverso numerosi scrittori di tutto il mondo. Durante il periodo delle scuole medie e delle superiori cambio una decina di insegnanti di letteratura subendo positivamente questo schizofrenico percorso del sistema scolastico italiano. Grazie a ognuno dei professori incontrati sviluppo la passione per Dante, Pirandello, Calvino, Fallaci, Manzoni, Baudelaire, Orwell e tanti altri autori amandone le rispettive caratteristiche, diversità storiche, culturali e stilistiche. Frequento l’istituto tecnico ma, folgorato dalle letture di Nietzsche, mi iscrivo all’Università Statale di Milano laureandomi in Filosofia con indirizzo Estetica. È qui che conosco Stefano Zecchi e i suoi testi; dal Professore subisco un forte stimolo a proseguire nell’impegno in campo artistico.

Scrivo incessantemente, molte volte sperimentando, mischiando la letteratura alla musica, misurandomi con varie arti come la poesia, il cinema e la pittura. 

Ma l’incontro letterario più significativo, quello che “mi ha cambiato la vita”, avviene al bancone de Le Trattoir, sulla Darsena del naviglio di Milano, dove conosco lo scrittore Andrea G. Pinketts durante le sue notti psichedeliche; osservando il maestro scrivere tra un alcolico e l’altro, comprendo la necessità e la bellezza di unire l’arte alla vita. Un altro incontro significativo è quello con Federico Bertozzi, mio insegnante di scrittura e drammaturgo, dal quale apprendo il metodo per trasformare la passione per la scrittura in qualcosa in più, forse in un lavoro vero.

Faccio mie le tecniche di scrittura creativa apprese, per elaborare uno stile molto personale, una scrittura veloce, asciutta, diretta, fatta di schegge impazzite e talvolta pungenti, al limite della realtà, che si avvicinano al linguaggio delle sceneggiature e dei dialoghi teatrali e cinematografici. A livello letterario vengo affascinato dai libri di Chuck Palahniuk. Leggo principalmente scrittori contemporanei americani prediligendo autori come Don DeLillo, Thomas Pynchon, Bret Easton Ellis, Jay McInerney, Hunter S. Thompson e più in generale la corrente postmoderna. Continua è la collaborazione con artisti contemporanei delle più svariate arti.

Nel 2017 pubblico “Cane sciolto” per la Chinaski Edizioni, la rock biografia di Omar Pedrini, che mi darà modo di “emergere” e farmi conoscere dal pubblico letterario italiano. Il 24 dicembre 2019 alle ore 10.00 in punto viene pubblicato il mio romanzo “14 ore a Natale” scritto con Marco Porsia e illustrato da Giuseppe Abbati e Stefano Cacciatore, per la Chinaski Edizioni di Genova, poi edito indipendentemente. 

A novembre 2021 ho pubblicato, per Il Castello Editore – Collana Chinaski, “Dentro un viaggio senza vento”, un concert book scritto con Omar Pedrini e ispirato all’album dei Timoria “Viaggio senza vento”, un libro costellato dalle fotografie di Davide Samperi e dalle illustrazioni a fumetti di Andrea Manfredini, con la direzione artistica di Filippo Ferrero.